mercoledì 22 settembre 2010

Esercizi

Giovanna Bemporad: Esercizi, Garzanti, pagg. 175, lire 9.500
E' fin troppo facile definire neoclassiche queste poesie, scritte tutte prima del 1948 e pubblicate in quell'anno in un'edizione pressoché clandestina. Troppo facile perché tutto (i perfetti endecasillabi, il lessico alto, il lirismo mai patetico ma anzi fermamente e nobilmente distanziato dagli umori dell'io, persino alcune scelte tematiche quali il passare del tempo, la gioventù trascorsa, la malinconia, la luna) sembra cospirare per imporre quella precisa chiave di lettura. E tuttavia il titolo stesso della raccolta suggerisce un'altra possibilità. La Bemporad che è ottima traduttrice di poesia (e nel volume c'è un'ampia testimonianza di tale attività), sembra compiere, nei confronti del materiale lirico offerto dalla tradizione italiana nella sua interezza, un'operazione di segno analogo a quello della traduzione: una riscrittura rigorosa e impegnativa di versi già scritti da altri, che lasci intatte le coordinate fondamentali dell'originale, che sia però in grado di far positivamente reagire la sostanza poetica con il nuovo sistema di riferimenti in cui viene trasferita la lingua, nel caso delle traduzioni, il cui qui e ora storico nel caso dello poesie. E in questo senso l'operazione è senza dubbio pienamente riuscita.

op cit. http://insonnoeinveglia.splinder.com/archive (
Giovanna Bemporad: Esercizi, Garzanti, pagg. 175, lire 9.500 ("la Repubblica", s.d.)

L'allievo

nausicaa

tradurre computare cantare, giovanna bemporad, giugno 1988_3-01, Nausicaa ... videorlab "giovanna bemporad" orazioconverso ...
di orazioconverso  1 anno fa  11 visualizzazioni

 note «Ebbi la ventura di incontrare nella prima adolescenza una Pizia adolescente, autentica sacerdotessa di Apollo (si misurava già con Omero), musicale fin negli ingorghi più intrigati delle viscere». Questa è l’immagine, esatta, che di Giovanna Bemporad (1928) dà Elio Pagliarani, suo dichiarato allievo, in occasione della riedizione garzantiana degli Esercizi nel 1980 (comprendenti sue poesie e traduzioni, dai poemi indiani dei Vedha a Saffo, Omero, fino a Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Mallarmé, Valery, e ancora Rilke, Hölderlin e George).

Ulisse abbraccia alle ginocchia Nausicaa


atelier via ludovico di monreale
note di Andrea Cirolla: gli-esercizi-della-vita-omaggio-a-giovanna-bemporad - L’opera che più ha segnato l’esistenza di Giovanna Bemporad è la traduzione in endecasillabi (cifra costante del suo lavoro poetico) dell’Odissea di Omero. Un primo florilegio, in due edizioni consecutive (1968 e 1970), fu pubblicato per le Edizioni Radio Italiana. | Per Le Lettere di Firenze è uscita una nuova versione ampliata nel 1990, poi ristampata nel 1992 e ancora nel 2004. | Un’edizione scolastica dell’Odissea, commentata da Vincenzo Cerami, è stata stampata da Einaudi nel 2003. 
Miniatura

Giovanna Bemporad, Ulisse e la madre

Ulisse e la madre da Omero di Giovanna Bemborad. Reading per Videor, videorivista di poesia
di videorlab  3 anni fa  164 visualizzazioni